VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO

(RIF. DNA 05)

Appartiene alla famiglia dei Papilloma viridae e colpisce solo gli esseri umani. È all’origine di varie infezioni che si trasmettono soprattutto attraverso i rapporti sessuali. L'infezione da papillomavirus (HPV - Human Papilloma Virus) è in assoluto la più frequente infezione sessualmente trasmessa; l'assenza di sintomi ne favorisce la diffusione poiché la maggior parte degli individui affetti non è a conoscenza del processo infettivo in corso.

L'infezione da HPV è più frequente nella popolazione femminile. Esistono circa 100 tipi di papillomavirus differenziati in base al genoma. Alcuni sono responsabili di lesioni benigne come i condilomi (specie tipo 6 e 11), altri sono in grado di produrre lesioni pre-invasive (displasie) ed invasive, cioè il tumore della cervice uterina (specie tipo 16 e 18). Generalmente il tempo che intercorre tra l’infezione e l’insorgenza delle lesioni precancerose è di circa 5 anni, mentre la latenza per l’insorgenza del carcinoma cervicale può essere di decenni. Il tumore della cervice uterina (collo dell'utero) è stata la prima neoplasia ad essere riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità come totalmente riconducibile ad una infezione: essa è infatti causata nel 95% dei casi da una infezione genitale da HPV.

In Italia vengono diagnosticati ogni anno circa 3.500 nuovi casi di carcinoma della cervice uterina e oltre 1.500 donne muoiono a causa di questo tumore. Per questo è importante mettere in atto misure preventive, basate su programmi di screening, che consentano di identificare le lesioni precancerose e di intervenire prima che evolvano in carcinoma. Può essere all’origine del tumore della cervice uterina ed è implicato anche in altri tumori delle mucose.

Per fortuna l’infezione da Papilloma virus può essere prevenuta attraverso un vaccino.